Salvini infiamma il suo popolo e raccomanda Bianchi, sindaco ideale per Varese

Un Salvini tonico non ha deluso il popolo leghista venuto ad ascoltarlo a Varese nel tardo pomeriggio di sabato 18 Settembre. Il Segretario della Lega ha calcato il palco, allestito in piazza Cacciatori delle Alpi, per sostenere la campagna elettorale del candidato sindaco, Matteo Bianchi.

Accolto al grido di “Matteo, Matteo” da un pubblico tanto composto quanto deciso a far sentire il forte affetto verso il proprio leader, Salvini ha acceso gli animi confermando di voler resistere nel governo «per non lasciare l’Italia in mano al Pd per i prossimi due anni», pur consapevole di dover pagare questa scelta in termini di consenso.

«Nonostante quei giornali che vorrebbero una Lega spaccata in due e che per questo si sforzano di alimentare una supposta inimicizia tra me e Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, il partito è fortemente unito», ha tenuto a sostenere Salvini.

Nel suo intervento il Segretario leghista ha toccato i diversi temi che animano l’odierno dibattito politico soffermandosi sui punti qualificanti del suo partito: difesa della famiglia, autonomia, tutela del lavoro e aiuto alle imprese.

«Abbiamo una concezione della vita che è opposta a quella della Sinistra e delle varie forze che la sostengono», ha precisato il Leader del Carroccio. «I valori in cui crediamo ci fanno avere una visione del mondo diversa da quella di Pd, Leu e progressisti di vario genere.

Liberalizzazione delle droghe leggere, eutanasia, legge Zan, immigrazione incontrollata sono temi cari ai nostri avversari politici, ma estranei alla nostra cultura. Ecco perché li » contrastiamo con energia».

Insomma ha chiosato il Leader della Lega: «il Partito che un tempo fu di Berlinguer, attento alle istanze dei lavoratori e del mondo operaio in particolare, è passato al rapper Fedez per arrivare poggi,miseramente, a difendere chi si fa le canne».

All’incontro, iniziato con un quarto d’ora di ritardo attorno alle 18.30, ha preso parte il gotha leghista: dal segretario regionale Fabrizio Cecchetti al ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana al candidato sindaco Matto Bianchi fino al citato Giorgetti che nel suo breve discorso ha ribadito quanto avrebbe poi detto lo stesso Salvini e cioè che «non vi sono divisioni nella Lega, la cui integrità è un valore imprescindibile e incontestabile».

Dal canto suo Matteo Bianchi, nel ringraziare tutti gli amici venuti a sostenerlo, ha confermato, su uno dei leitmotiv della campagna elettorale “Una Varese di cose da fare”, «di essere orgoglioso di avere accettato la sfida di competere per l’ufficio di sindaco proprio per poter ridare alla città giardino quel posto che si merita in Lombardia»

«Un pubblico così numeroso venuto in piazza per dirmi che c’è e che mi incoraggia a proseguire la campagna elettorale», ha chiosato Bianchi, «mi rincuora e mi da fiducia. Quella stessa fiducia che tanti amici – a cominciare da Roberto Maroni – mi hanno concesso e ai quali devo molto dell’esperienza politica fin qui fatta».

Didascalia: Comizio di Matteo Salvini in piazza Cacciatori delle Alpi a Varese, sabato 18 Settembre 2021 (credit foto archivio Vareseinluce)

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